Autore: Mariacarla
Lo studio di AZ InfoCollection su Monitor Immobiliare
MonitorImmobiliare.it riprende i dati dello studio pubblicato da AZ InfoCollection:
AZ holding pubblica il nuovo identikit dei morosi.
La presenza di immobili di proprietà aumenta il recupero stragiudiziale del 55%.
Il 32% dei debitori insolventi, legati a debiti unsecured, possiedono un immobile.
Milano, 25 maggio 2016 – Recuperare un debito unsecured su un debitore che possiede un immobile è più facile: infatti la presenza di immobili di proprietà aumenta il recupero stragiudiziale del 55%.
Lo studio, riferito ai dati raccolti nell’ultimo semestre 2015, ha riscontrato le seguenti novità principali sul cluster di debitori analizzato:
•Quasi la metà degli immobili dei debitori presentano gravami, pertanto su small-mid ticket unsecured la strada preferibile per il recupero è quella stragiudiziale
•Fra i debitori insolventi, legati a debiti unsecured, circa 1 debitore insolvente su 3 possiede un immobile ovvero il 32,2%
Quasi il 70% del campione analizzato ha un età superiore a 50 anni, si tratta infatti del range di età con maggiore disponibilità patrimoniale. Il campione di soggetti debitori proprietario di immobili under 30 risulta essere circa il 2%, evidenziando una continua difficoltà ad accedere al mercato immobiliare e disporre di asset personali per questo segmento di popolazione.
Le categorie di dipendenti e pensionati risultano rappresentare il 78% dei soggetti debitori proprietari di immobili. Tale dato può essere correlato alla maggiore accessibilità ai mutui per queste categorie di soggetti.
Un altro dato interessante emerge dall’analisi reddituale del campione: il 44,3 % dei soggetti debitori con proprietà immobiliari ha un reddito inferiore a 1.000 € mensili. Il dato è probabilmente destinato ad aumentare con la ripresa del settore immobiliare e l’introduzione di due nuovi istituti: rent to buy e leasing immobiliare abitativo.
Il campione di soggetti esaminato presenta un’alta percentuale di immobili colpiti da gravame: la rilevante percentuale di gravami giudiziali che si rileva è strettamente correlata al cluster di soggetti proprietari dell’immobile.
Il campione esaminato mostra un significativo scostamento tra la percentuale di importo raccolto sull’ammontare affidato dei soggetti con catasto positivo rispetto ai soggetti con catasto negativo.
Il possesso di un immobile quindi risulta un elemento su cui costruire strategie di recupero ad hoc che nel nostro campione porta addirittura ad un incremento della raccolta pari al 55%.
Il campione esaminato mostra il trend della percentuale di raccolta in funzione del ticket affidato.
Il grafico dimostra come, anche in presenza di ticket di importo non alto (fino a 15.000 €), la presenza positiva di un catasto influenza positivamente la raccolta.
In conclusione è possibile affermare che il recupero sul debitore proprietario dell’immobile in cui vive ha una percentuale di oltre il 6% rispetto al 3,98% del debitore senza asset immobiliari, grazie anche alla consapevolezza già nella fase stragiudiziale della possibilità di perdere il proprio immobile. Nella definizione di una strategia di recupero è importante conoscere gli asset immobiliari dei debitori in modo da massimizzare il successo delle performance.
Link allo studio “Identikit dei Debitori”: https://www.azinfocollection.it/wp-content/uploads/2016/05/Identikit-Debitori-Speciale-Maggio-2016-_pdf.pdf
Update: responsabile settore intelligence & security AZ InfoCollection
AZ InfoCollection informa che Felice Cassese, responsabile del settore intelligence & security, ha lasciato l’azienda.
Dopo oltre quindici anni di successi nel lungo percorso intrapreso insieme, Felice ha deciso di seguire altre strade e tutto lo staff di AZ InfoCollection gli augura il meglio per il suo futuro.
Si segnala che l’intera area di intelligence & security è ora gestita in via transitoria da Antonio Vitolo, Antonio è un manager di grande esperienza che da molti anni è parte della famiglia AZ InfoCollection e precedentemente ha ricoperto questo incarico. Non appena verrà finalizzato l’ingresso di una nuova figura che ricoprirà questo ruolo verrà diffusa una nota informativa.
Da questo momento AZ InfoCollection è felice di assistere i propri clienti tramite Antonio Vitolo ed il suo staff per tutte le richieste.
I contatti telefonici sono +39 338 651 2186 e la sua email è: antonio.vitolo@azinvestigazioni.it
AZ InfoCollection partecipa all’Assemblea Unirec & alla presentazione del VI Rapporto Annuale
AZ InfoCollection, membro associato UNIREC, partecipa all’Assemblea dei soci l’11 maggio e all’evento del 12 maggio:
ETHICS&ECONOMICS – Dall’inadempimento del debitore al valore sociale del recupero crediti.
AZ InfoCollection pubblica l’ EBook dedicato al recupero crediti
Come recuperare in maniera efficiente un credito?
Scarica l’EBook:
http://azonesecurity.it/holding/
Decreto banche: tutte le novità sul recupero crediti
Con il decreto legge approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri cambiano le norme sul recupero crediti relativo agli importi dovuti, da privati e imprese, alle banche.
Con il pacchetto delle nuove misure, il Governo mira ad assicurare tempi più rapidi e procedure più snelle, al fine di consentire agli istituti di credito di rientrare, nel più breve tempo possibile, nelle numerose sofferenze accumulate in tutti questi anni per via della crisi economica e per la conseguente difficoltà, dei correntisti, a restituire le somme ottenute in prestito.
Queste le principali novità:
Tempi ridotti per le opposizioni
La prima delle misure è la riduzione del tempo, concesso al debitore, per proporre opposizione agli atti dell’esecuzione forzata notificato dalla banca, tempo che attualmente è fissato, dal codice di procedura civile, in 20 giorni (un termine, invero, già abbastanza ridotto che spesso obbliga il legale a improntare opposizioni molto sommarie e generiche). Si tratta delle opposizioni aventi ad oggetto irregolarità formali (per quelle sostanziali, invece, non esistono termini per l’opposizione).
Decreti ingiuntivi
Viene poi disposto che tutti i decreti ingiuntivi notificati dalle banche siano provvisoriamente esecutivi, almeno per le somme non contestate, anche in presenza di un’opposizione del debitore. Questo significa che all’istituto di credito basterà notificare il provvedimento di ingiunzione per procedere direttamente all’esecuzione forzata nei confronti del debitore, anche se questi si è rivolto al tribunale per contestare il credito.
Esecuzioni forzate e aste
In sede di vendita forzata della casa pignorata, sarà possibile per la banca partecipare alla procedura e, una volta resasi assegnataria dell’immobile, procedere alla cessione a un soggetto terzo, ma controllato dalla banca stessa. In questo modo l’istituto di credito potrà partecipare alle aste acquisendo gli immobili attraverso società immobiliari, appartenenti allo stesso gruppo, che poi procederanno alla rivendita sul mercato. Via libera, dunque, a società veicolo che dovrebbero gestire il bene per poi cederlo a tempo debito e a migliori condizioni, evitando il parcheggio dei beni nel patrimonio dell’istituto di credito e favorendone la circolazione.
Registri dei debitori
Viene istituito un Registro delle procedure esecutive (ossia dei pignoramenti immobiliari) e concorsuali (ossia dei fallimenti, di concordato preventivo, di liquidazione coatta amministrativa, di omologazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti e di amministrazione straordinaria).
I registri saranno interamente digitalizzati e in essi confluiranno tutte le informazioni e i documenti sulle procedure di espropriazione forzata derivanti da crediti delle banche.
Fallimenti
Sono presenti anche modifiche alla Legge fallimentare. Sarà possibile lo svolgimento in via digitale delle udienze e dell’assemblea dei creditori. Nella prospettiva della riduzione della durata delle procedure va anche la previsione che rende più stringente la revoca del curatore che si rende “colpevole” del mancato rispetto dei termini fissati dalla Legge.