Autore: Mariacarla

29 Apr 2016

Cosa può fare un investigatore privato?

L’investigatore privato è una figura particolare e fascinosa, nell’ immaginario collettivo è associata spesso a storie di spionaggio da film che non rispecchiano esattamente la realtà. Ci si rivolge agli investigatori per svariate motivazioni, da quelle strettamente correlate al diritto di famiglia a quelle inerenti il diritto del lavoro o più in generale per servizi specifici come quelli di intelligence commerciale.
Nelle innumerevoli mansioni che può svolgere un investigatore spesso c’è molta confusione e ricorrono le domande: cosa può fare realmente un investigatore autorizzato? Quali sono i limiti legali rispetto alla sua attività?
Vi raccontiamo le principali cose da sapere rispetto al raggio d’azione di un investigatore alla luce della normativa vigente.

L’attività investigativa può essere svolta unicamente da soggetti titolari di licenza ai sensi dell’art.136 T.U.L.P.S.
Il D.M. 269/2010 ha introdotto determinanti e sostanziali novità in termini di chiarezza e definizione della recente normativa che presiede la possibile operatività degli Investigatori Privati. La pubblicazione del Vademecum Operativo ha fatto chiarezza su alcuni aspetti controversi, in particolare ha introdotto novità in merito ai requisiti professionali.
Il D.M. nel Vademecum sancisce che l’Investigatore non può eleggere a sede della propria attività né il proprio domicilio né uno studio legale, codifica le modalità di compilazione e di assunzione del mandato investigativo e si pronuncia in maniera netta e definitiva su molti argomenti oggetto di controversa giurisprudenza negli anni passati:
Pedinamento
In tal senso si registra una oramai consolidata giurisprudenza secondo la quale il pedinamento operato dagli investigatori privati non integra gli estremi dell’azione molesta punita dall’art. 660 codice penale, anche se interferisce nell’altrui sfera di libertà e pure se non è gradito alla persona che lo subisce.
Pedinamento attraverso localizzatore GPS satellitare
Per quel che concerne, poi, la possibilità di disimpegnare le attività di pedinamento anche avvalendosi di apparecchiature elettroniche (localizzatori satellitari), la più recente giurisprudenza ha affermato che la localizzazione mediante il sistema di rilevamento satellitare degli spostamenti di una persona, costituisce attività di pedinamento e non è, quindi, assimilabile all’attività d’intercettazione di comunicazioni o conversazioni (pertanto non soggetta alle disposizioni degli art. 266 e segg. del codice di procedura penale)
Sopralluoghi e riprese video fotografiche
L’articolo prevede, poi, che i soggetti autorizzati possono, tra l’altro, svolgere, anche a mezzo di propri collaboratori segnalati, ai sensi dell’art.259 del Regolamento d’esecuzione TULPS varie attività, tra le quali, si segnalano quelle di osservazione statica e dinamica (c.d. pedinamento), ripresa video/fotografica, sopralluogo.
Si tratta di snodi cruciali su cui si attendeva da anni un chiarimento definitivo e di valenza generale.
Restano, come normale che sia, in considerazione della natura particolare della professione dell’investigatore privato, alcuni coni d’ombra per i quali si fa riferimento alle normative vigenti e alla giurisprudenza corrente.
Alcune attività che non posso fare gli investigatori
L’uso improprio delle tecnologie investigative può comportare di incorrere in fattispecie di reato, previste già dal codice penale e di procedura penale, sulle quali il Legislatore ha previsto persino l’aggravante se commesse da un investigatore privato.
Si tratta in particolare dei reati di intercettazione telefonica e/o ambientale, quindi dell’acquisizione attraverso l’uso di supporti tecnologici invasivi di prove legalmente non valide.
La giurisprudenza risulta peraltro controversa in materia anche se esistono alcuni presupposti ormai sufficientemente consolidati:
Per “intercettazione” si intende la captazione, mediante strumenti meccanici o elettronici, di una comunicazione o di una conversazione riservata, quando tale captazione avviene in modo clandestino (ossia di nascosto) da parte di un soggetto terzo rispetto agli interlocutori: Tizio, senza farsi scoprire, registra una conversazione telefonica (o il flusso di comunicazioni relativo a sistemi informatici) tra Caio e Sempronio.
Al contrario, non c’è intercettazione se uno dei due interlocutori (es. Caio) registra la conversazione che egli stesso sta avendo con l’altro soggetto parlante (es. Sempronio): in questo caso la registrazione è un semplice documento e non un’intercettazione!

AZ InfoCollection è attiva nel settore delle investigazioni private da oltre 40 anni con un team di professionisti esperti che vantano prestigiosi incarichi. Qui un elenco completo di tutti i servizi a disposizione dei clienti:
https://www.azinfocollection.it/service-category/diritto-famiglia-all/

27 Apr 2016

AZ InfoCollection diventa membro A.N.C.I.C.

AZ InfoCollection è lieta di annunciare l’ingresso nell’ Associazione Nazionale tra le Imprese di Informazioni Commerciali e di Gestione del Credito (A.N.C.I.C).
L’organizzazione associa le più grandi ed eccellenti aziende del settore, molte delle quali internazionali, che rappresentano oltre il 90% del volume d’affari del mercato di riferimento.
L’ingresso in questa prestigiosa associazione conferma l’impegno di AZ InfoCollection nel credit servicing al fianco dei maggiori player del settore.

20 Apr 2016

The AZ InfoCollection real estate revolution has begun!

AZ InfoCollection continues on its quest towards the achievement of its primary goal: to operate as a full credit servicer across all asset classes.
The Group is pleased to present a new line of products fully dedicated to the identification and rapid appraisal of real estate assets of debtors in secured NPL positions.
AZ InfoCollection business path has successfully led the Group to be considered an example of operational excellence in the field of information on single debtors. 40 years of experience have allowed the Group to build specific know-how and a massive internal database, which stands out as unique in the market.
The Group is now able to add a further level of detail on debtors: in addition to economic and financial information, we provide our customers with an overview of the real estate property of debtors with a massive or specific focus according to the customer’s required needs.

AZ InfoCollection has created two innovative services that will allow the maximum performance of secured portfolios!

Asset Hound:
AssetHound2eng
the sharpest nose on the real estate trail! This product identifies assets, verifies liens and encumberances, and determines the mortgageable value of the property

Asset View:
AssetView1
this product provides a precise picture of all debtors’ real estate assets and includes the value of the unencumbered properties

AZ InfoCollection guarantees highly customized solutions supported by a team of professionals entirely dedicated to the real estate sector.

20 Apr 2016

Arriva in casa AZ InfoCollection la rivoluzione dei servizi Real Estate

Il cammino di AZ InfoCollection prosegue spedito verso il raggiungimento del nostro obiettivo: operare come full credit servicer su tutti gli asset class.
Il Gruppo presenta una nuova linea di prodotti totalmente dedicata agli asset immobiliari dei debitori in posizioni NPL secured.

Il percorso aziendale di successo ha portato AZ InfoCollection ad essere considerata un’eccellenza nel mercato delle informazioni sui debitori. 40 anni di storia hanno permesso di accumulare un know how specifico ed un data base proprietario unico nel mercato.
Il Gruppo oggi è in grado di aggiungere un ulteriore livello di approfondimento sui debitori: oltre alle informazioni economiche, finanziarie e patrimoniali verrà fornito ai clienti un’overview sulle proprietà immobiliari dei soggetti debitori con un focus massivo o specifico in base alle esigenze richieste.

Sono stati ideati due servizi innovativi che permetteranno la massima performance dei portafogli secured:

Asset Hound:

AssetHound2
un segugio con fiuto infallibile per identificare le proprietà immobiliari del debitore con una verifica di gravami volontari e giudiziali e determinazione del valore d’ipoteca e del bene immobiliare

Asset View:
AssetView3
un’aquila con un occhio infallibile sulle proprietà del debitore con indicazione del valore degli immobili liberi

AZ InfoCollection garantisce, come sempre, la personalizzazione massima delle soluzioni grazie ad un team di professionisti interamente dedicati al settore real estate.

19 Apr 2016

Come si mette in sicurezza un ufficio?

L’ufficio è il primo luogo dove si scambiano informazioni e dati tra le persone. Il luogo per eccellenza dove avvengono importanti comunicazioni commerciali che necessitano di sicurezza.

È sempre più difficile riconoscere gli attuali sistemi di spionaggio in quanto sono sempre tecnologicamente più sofisticati; si tratta spesso di materiali talmente piccoli e talmente occultabili che diventa difficile scovarne la posizione. Per questo si rende fondamentale la bonifica delle strutture.

Quali tipi di dispositivi possono inquinare la sicurezza degli uffici?
Il dispositivo più classico è la microspia ambientale.
Queste microspie permettono di ascoltare e/o registrare (nel caso in cui sia collegato un registratore) tutti i suoni, rumori e specialmente le conversazioni che avvengo nei paraggi della microspia.
Oltre alle microspie ambientali esistono microspie di tipo telefonico capaci di captare le conversazioni lungo le linee telefoniche.
Spesso le microspie telefoniche sono molto insidiose poiché hanno una durata illimitata e sono alimentate direttamente dalla corrente della linea telefonica.
Altre microspie molto insidiose sono le microspie di tipo GSM, capaci di far ascoltare a distanze pressoché illimitate conversazioni, rumori e qualsiasi suono emesso nell’ambiente in cui è presente questa speciale microspia.
Questa tipologia di sistema permette di ascoltare e/o registrare (nel caso in cui sia collegato un registratore) tutti i suoni, rumori e specialmente le conversazioni che avvengo nei paraggi della microspia.
Anche un comune microregistratore, opportunamente modificato e nascosto può diventare un buon sistema d’intercettazione.

Anche i cablaggi elettrici o elettronici che passano in un locale possono essere utilizzati per il collegamento di microfoni d’ascolto o telecamere ed i computer se connessi ad internet poiché possono ritrasmettere in tutto il mondo segnali audio o video o possono essere “infettati” con dei dispositivi (sia software sia hardware) di monitoraggio.

Oltre le tipologie sopraelencate vi sono una moltitudine di possibilità di intercettazione attraverso i dispositivi digitali.
Potenziali cimici e spyware (software spia) non riconoscibili dai comuni antivirus/malware possono trovarsi in qualsiasi elemento IT dell’ufficio: telefoni, computer e tablet.
Mettere in sicurezza un ufficio vuol dire dunque munirsi staff altamente specializzato in grado di ispezionare sia l’ambiente fisico di un ufficio, sia i dispositivi digitali.
Si procede eseguendo:
• Esame dello spettro radio dalle VLF alle SHF allo scopo di individuare eventuali dispositivi d’intercettazione, sia audio sia video, utilizzanti qualsiasi tipo di modulazione, sia analogica sia digitale.
• Esame elettronico e fisico degli impianti telefonici presenti all’interno dei locali e dell’eventuale centralina allo scopo di individuare eventuali dispositivi d’intercettazione.
• Esame elettronico dei locali, degli arredi, delle suppellettili e delle pareti allo scopo di individuare, mediante rivelatore di giunzioni non lineari, eventuali dispositivi elettronici, di qualsiasi natura, occultati, anche spenti o non funzionanti.
• Esame delle apparecchiature ditigital: pc/smartphone/software e telefonini per determinare la presenza sistemi estranei

Scopri i nostri servizi dedicati alla Tutela Del Patrimonio:
https://www.azinfocollection.it/service-category/tutela-patrimonio-all/

11 Apr 2016

AZ InfoCollection on mergermarket.com

merger

24/03/2016 AZ InfoCollection receptive to approaches from suitors, could sell majority stake – chairman

Story: AZ InfoCollection, a privately owned, Italian credit servicing company, is reviewing its growth strategy, according to Chairman Antonino Restino.
The management is considering several options, including a listing on the Italian stock exchange or taking on board a private equity investor; it could also sell a majority stake to a larger industrial group, Restino said.
The company is receptive to buyside advisor pitches and direct approaches from bidders.
Recently, the company has been approached by a strategic suitor, the entrepreneur said, noting that AZ is “studying its offer”. Talks were described as being in very early stages. Approaches from other interested parties would be considered, Restino stated, noting that ideal investor would be a strategic player potentially taking a 40-49% stake in the company.
Bids for a majority could also be considered, if the investor’s focus is connected to the company’s growth strategy. Favourite suitors would be well managed financial services companies with a good track record in the industry. Ideally, AZ InfoCollection would like to talk with rivals that hold all the financial services in its value chain, from credit supply to debt collection.
Although Restino did not spell out a potential valuation, he noted that AZ InfoCollection has strong growth, reached organically. Management expects to generate revenue of EUR 25m in 2018 with 40% EBITDA, Restino said. Its turnover was EUR 8.3m in 2015, with EBITDA of 30.5%.
Having taken investors onboard, the company would subsequently work towards an IPO, to be executed in the next five years, the chairman said. He described the IPO as an appealing option to raise its reputation internationally.
The company expects business opportunities to grow between 2016 and 2018, as several European countries could be attractive regions for its expansion. Firstly, AZ InfoCollection aims to expand its services in Europe, tapping into Greece, which was described as potentially very appealing due to the extent of non-performing loans (NPLs) held by Greek banks.
Non-performing loans constitute the single most important problem for Greek banks, Restino said, noting that this is an opportunity for AZ InfoCollection’s core business. Recently, JP Morgan analysts have warned investors that falling interest rates in the Eurozone will put more pressure on the banking sector, giving the banks less revenue with which to offset losses incurred on bad loans.
The AZ InfoCollection group was founded in 1974 in Naples by Antonino Restino, as A-Zeta srl, a business and private investigation and information search company, according to the company’s website. Today, it provides a wide range of different financial services including investigation and insurance anti-fraud corporate investigation, stewarding and event security, welcome services, security technology and credit collection. Major competitors include Lince, Cosmos and Cerved. Its clients are Italian insurance firms, banks, consumer credit companies, credit servicers, financiers, distressed asset funds, legal firms, large corporations, utilities companies and SMEs.
In May 2014 it joined the important Elite circuit, a three-phase programme organised by the Italian Stock Exchange, to help SMEs prepare for listing.
AZ InfoCollection has a workforce of 150 and 50 consultants. The company headquarters are in Naples, and it has offices in Milan and Rome.

by Micaela Osella in Milan