Categoria: Comunicati stampa & News

06 Feb 2017

Crescita e tecnologia nel futuro del Gruppo AZ InfoCollection

Una nuova sede, un nuovo spazio in cui crescere e concentrare le energie e le diverse professionalità, open space per uno scambio veloce e continuo di informazioni ed idee, e tanta tecnologia: ecco l’identikit della nuova grande sede di un Gruppo che non si ferma mai e continua ad evolvere.

Un intero piano presso l’isola A2 del Centro Direzionale di Napoli, la società fondata da Antonino Restino, amplia il suo raggio d’azione ed oltre alle sedi di Milano e di Santa Lucia (sempre a Napoli), investe su un luogo che diventerà il vero cuore pulsante dell’azienda, leader a livello nazionale nell’ambito dell’info providing e credit servicer.

“Sono profondamente soddisfatto dei lavori svolti”. – Afferma il Presidente Restino – “Il Centro Direzionale di Napoli, rappresenta da sempre il fulcro del business qui a Napoli. AZ InfoCollection è cresciuta molto negli ultimi anni, diversificandosi e anticipando trend di mercato con grande visione e corretta lettura dei trend di mercato; questo ci ha aiutato a crescere in modo costante tutti gli anni e l’esigenza di una nuova location è stata quasi fisiologica. Sono certo che iniziare l’anno in questo modo contribuirà a dare nuova energia per raggiungere risultati ancora più sfidanti”.

La sede cablata con migliaia di metri di cavi di rete stesi in circa 1000 mq di superficie, controlli ed accessi biometrici, predisposizione di dock station per oltre 200 persone: questi i dettagli che rispecchiano la vocazione tecnologica del Gruppo.

Gli ambienti decisamente confortevoli, grazie all’utilizzo delle più moderne applicazioni in tema di ambiente e salute, alternano uffici e sale riunioni a grandi open space in cui convogliare idee e nuovi concept.

Sviluppo, dinamismo e progettazione sono tutti aspetti che rispecchiano questa nuova scelta strategica andando ad affermare la voglia di credere nel proprio territorio offrendo nuove possibilità di impiego.

“Abbiamo voluto fare un investimento importante per creare spazio alla crescita futura” – commenta il CEO di AZ InfoCollection, Carmine Evangelista – “Abbiamo iniziative importanti su cui vogliamo concentrare il nostro capitale umano attraendo giovani talenti del territorio. Napoli resterà per noi il centro di gravità permanente intorno al quale realizzare un importante progetto nel quale crediamo ed al quale lavoriamo tutti i giorni”.
Il nuovo indirizzo della sede è: Centro Direzionale, via G. Porzio Isola A2

27 Gen 2017

Dietro una tecnologia avanzata, la professionalità del nostro CIO manager: Nello Buono

Nello Buono

Un’azienda all’avanguardia in ambito tecnologico che ha saputo fondere il complesso know how societario con la necessità di essere al passo con i tempi…anzi un passo avanti. Una nuova sede interamente cablata che vede su circa 1000 mq di superficie la predisposizione di più di 20.000 metri di cavi. Un CIO manager, che dal dicembre del 2014 ha abbracciato un progetto ambizioso e coordina le “iniziative digitali” di AZ InfoCollection.
Vi presentiamo Nello Buono!
Entrato all’interno della società due anni fa, Nello Buono viene a contatto con l’azienda in un momento di profondo e veloce cambiamento, quando era ormai avviato il processo di crescita di AZ.
“Sono arrivato in pieno insediamento alla sede di Agnano. L’azienda cresceva e c’era bisogno di nuove regole operative. L’azienda si trovava in una fase molto delicata, l’assetto stava cambiando, ma c’era anche l’entusiasmo contagioso di iniziare un nuovo progetto, si percepiva nell’aria l’adrenalina e questo ha contribuito a rendere meno complicati i momenti impegnativi di quel periodo. L’obiettivo era quello di permettere alla società di rapportarsi sul mercato con un imprinting tecnologico importante. Abbiamo intensificato la parte hardware e dato vita a nuovi progetti interni che potessero fornire elementi discriminanti rispetto ai competitors”.
La tecnologia come valore aggiunto…
“No, la tecnologia come elemento basilare. Il valore aggiunto è dato dalle professionalità che vi sono dietro, dalla progettazione, dalle idee innovative. Le macchine da sole servono a poco, c’è bisogno delle competenze per farle funzionare bene. Qui in azienda, inoltre, abbiamo un compito molto delicato. Un credit servicer lavora con dati sensibili e questo è un “patrimonio” che va tutelato. Noi abbiamo degli obblighi normativi ed etici da rispettare e non è un caso se da anni, ormai, ci viene rinnovata la certificazione ISO 27.001 che attesta lo spessore qualitativo dell’azienda”.
In merito alla lavorazione dei dati sensibili, AZ InfoCollection ha dato vita ad una nuova piattaforma web che si innesta nel settore dell’infoproviding: C.I.R.O.
“Avevamo la necessità di sistematizzare il materiale presente negli archivi dell’azienda. Dati che rappresentano la nostra materia prima e che sono una fonte utilissima al lavoro che facciamo. Potrei definire C.I.R.O. un forziere che contiene delle pietre preziose, che abbiamo deciso di mettere al servizio dei nostri clienti. Abbiamo concentrato un lavoro altamente tecnologico con le conoscenze proprie del team aziendale e posso affermare senza timori che oggi, insieme a RECUPERA altro dispositivo estremamente funzionale al nostro lavoro, possediamo strumenti tecnologici che rappresentano il meglio in ambito nazionale”.
A distanza di 2 anni, una nuova sfida, una nuova sede, questa al Centro Direzionale di Napoli, e la necessità di migliorarsi senza fermare quella che è l’ordinaria amministrazione.
“La nuova sede è semplicemente il coronamento di un percorso impegnativo e gratificante. Oltre ad aumentare notevolmente quelle che sono le postazioni di lavoro (attualmente sono circa 200) abbiamo anche inserito controlli ed accessi biometrici per tutelare la sicurezza aziendale. C’è stato un investimento notevole che permetterà ad AZ InfoCollection di potenziare, ulteriormente, la messa in opera di idee e progetti che oggi sono ancora in embrione”.

12 Gen 2017

AZ InfoCollection ha un nuovo Head of Legal Collection: Ilaria Della Corte

Ilaria foto
Una delle più grandi risorse di un’azienda, è quella di restare sempre in movimento. La crescita implica, inevitabilmente, un continuo fluire di idee, progetti, iniziative, acquisto di risorse. AZ InfoCollection sta scalando una dietro l’altra le tappe del business, affermandosi nel panorama finanziario tra i best player del momento. La vocazione di servicer a tutto tondo, ha spinto ad acquisire, con l’inizio del nuovo anno, una nuova risorsa che andrà ad occupare il ruolo di Head of Legal Collection all’interno del nutrito team societario. Vi presentiamo Ilaria Della Corte!
Laureata presso la Federico II di Napoli con il massimo dei voti e con un background lavorativo di tutto rispetto, il suo curriculum l’ha vista impegnata prima nella pratica forense per poi convergere la propria professionalità nell’ambito della credit collection. Dopo un’importante esperienza a Milano presso il Gruppo BNP Paribas e GE.RI. HDP, con un percorso che l’ha portata a rapportarsi sia nell’ambito corporate che individual, il suo talento è stato intercettato da AZ InfoCollection per riportarla nella sua terra d’origine (Napoli) ed abbracciare il nuovo progetto aziendale.
“AZ InfoCollection è una scommessa che colgo con entusiasmo. E’ una società che oggi offre tutto il ventaglio di servizi di credit servicer e per me rappresenta un’opportunità di sviluppo e crescita professionale. Sono convinta che il settore degli NPL, poi, sia quello su cui lavorare da qui ai prossimi anni, la situazione è sotto gli occhi di tutti e credo ci siano le condizioni giuste per poter fare un ottimo lavoro”.
Determinata, motivata e diretta, Ilaria andrà ad occupare un ruolo di rilievo all’interno dell’azienda che punta sul settore legale per lavorare quei portafogli di difficile esigibilità con un asso nella manica.
“All’interno dell’azienda – continua Ilaria – porterò ovviamente tutto il mio know how lavorativo, arricchito da uno spiccato interesse e passione per l’ambito che tratto. Non dimentichiamo, poi, che AZ InfoCollection rispetto agli altri servicer ha una marcia in più per quanto riguarda il credit management, ha un settore infoproviding interno che ci consente di lavorare più velocemente fornendo un prezzo vantaggioso. Il recupero legale è complicato perché, ahimè, prevede tempi molto lunghi ed un impiego di risorse costose. Qui in AZ InfoCollection potrò permettermi il lusso di camminare a “braccetto” con i miei colleghi dell’informazione “sfruttando” un settore fondamentale per la parte legal che permetterà di ottenere performances di qualità con il vantaggio di lavorare con cognizione di causa e conseguentemente con una tempistica ed un’economia migliore”.
La scelta di Head della Legal collection è ricaduta su di lei dopo un’attenta analisi delle precedenti esperienze lavorative che l’hanno portata a maturare un percorso che ben si adatta al ruolo che andrà a ricoprire. Nelle precedenti realtà professionali, infatti, tra le mansioni affidate, figura la gestione ed il coordinamento di un fitto network di legali esterni. Nel suo background professionale, inoltre, troviamo un riscontro sia nel campo delle utilities che in riferimento alla gestione di procedure concorsuali.
Alla domanda provocatoria di quanto possa essere importante la sua figura all’interno dell’azienda ha così risposto: “Vengo da una logica aziendale in cui anche gli small ticket venivano recuperati con i decreti ingiuntivi, agivamo su tutto perché in Italia c’è un po’ la convinzione che un debito prima o poi venga dimenticato, abbandonato. Purtroppo la legge, a mio avviso, tende ancora troppo a propendere dalla parte del debitore e l’eccessiva burocrazia non aiuta. La mia esperienza mi insegna che sono possibili soluzioni alternative e ritengo che la fase stragiudiziale sia sempre quella preferibile da percorrere, ma quando sei di fronte a portafogli molto ampi ed a situazioni complicate, a mio avviso bisogna agire subito, individuando il problema ed impiegando le risorse e le professionalità a disposizione per portare a casa il risultato”.
A conclusione della nostra chiacchierata le abbiamo chiesto un motto, una frase in cui si riconosce.
“Mi piace la frase di Seneca – Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare – ecco io individuo sempre i miei obiettivi prima di muovere un passo, ma una volta fatto punto diritto alla meta”.

02 Dic 2016

AZ InfoCollection entra a far parte dell’Associazione T6

Il nostro scopo è quello di migliorarci sempre e di raggiungere obiettivi che possano far crescere l’azienda in termini di possibilità e risorse da offrire ai nostri clienti.
Non è possibile restare fermi in un mondo che si muove vorticosamente, con un mercato che manifesta esigenze sempre diverse.
Per questo motivo, forti anche della presenza ormai consolidata nel segmento delle informazioni immobiliari a supporto dei processi del credito, abbiamo deciso di prendere parte all’Associazione T6 – Tavolo di Studio sulle Esecuzioni Immobiliari.
Con questa adesione intendiamo contribuire attivamente a delineare nuove strategie utili alla ricerca di strumenti per la chiusura del gap bid ask.
La nostra realtà, operante nel mercato secured ed unsecured è, infatti, alla continua ricerca di aspetti che possano migliorare la gestione di NPL ed abbracciare realtà come T6 facilita lo scambio di idee e di opinioni in merito.
Associandoci saremo attivi su tavoli politici ed operativi rivolti al mondo delle sofferenze, certi di poter dare, con la nostra esperienza, un contributo rilevante nel settore di riferimento.
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14 Lug 2016

In casa AZ InfoCollection arriva C.I.R.O.

Napoli, 14 luglio 2016 – Credit Information Report On line, ovvero C.I.R.O. una nuova piattaforma on line, targata AZ InfoCollection in grado di fornire ai propri clienti una descrizione dettagliata dei debitori.
Il settore dell’infoproviding, da sempre fiore all’occhiello della società partenopea, cambia veste e potenzia le proprie capacità. Grazie al nuovo portale, il cliente sarà in grado di ricavare informazioni segmentate e personalizzate sui propri debitori in tempi brevissimi.
C.I.R.O. sarà il volano telematico che guiderà i fruitori alla ricerca di nuove esperienze conoscitive.
Un database ricco e con specifiche mirate, che permetterà un’analisi dettagliata ed esaustiva, grazie anche alla storicità del dato, contribuendo a formulare al meglio una strategia di recupero.
C.I.R.O. non “restituisce” solo dati, ma permette, bensì, una vera e propria interazione con i clienti, garantendo in tal modo di costruire un percorso su misura per ogni esigenza.
Con oltre un milione di codici fiscali sarà possibile ricercare il profilo del singolo debitore o ricavare un numero elevato di informazione in modo semplice e veloce. Grazie ad una area riservata i clienti potranno seguire, passo dopo passo, i processi di lavorazione.
CIRO è stato concepito anche grazie all’apporto del Presidente di AZ InfoCollection, Antonino Restino, tra i primi diplomati in informatica, negli anni in cui ancora si lavorava in assembler con le schede perforate.
“Sono felice del risultato raggiunto, ma ancor più della visione che ci guida da protagonisti nel viaggio dei big e micro dati” – dichiara il Presidente Restino – “CIRO permetterà un balzo in avanti per ciò che riguarda il settore dell’infoproviding, facilitando le operazioni di credit servicing ”.
Attualmente la piattaforma vive la creazione di un primo step progettuale; previsto a breve l’avvio di una seconda fase in cui sarà possibile sincronizzare i database dei fruitori e garantire un vero e proprio scambio di informazioni intelligenti.
La piattaforma è stata presentata il 6 luglio 2016 in occasione di un evento esclusivo, organizzato da AZ InfoCollection, nella splendida location di Villa Crespi.
C.I.R.O.: Smart data for a Smart system.

25 Mag 2016

AZ holding pubblica il nuovo identikit dei morosi.

La presenza di immobili di proprietà aumenta il recupero stragiudiziale del 55%.
Il 32% dei debitori insolventi, legati a debiti unsecured, possiedono un immobile.

Milano, 25 maggio 2016 – Recuperare un debito unsecured su un debitore che possiede un immobile è più facile: infatti la presenza di immobili di proprietà aumenta il recupero stragiudiziale del 55%.
Lo studio, riferito ai dati raccolti nell’ultimo semestre 2015, ha riscontrato le seguenti novità principali sul cluster di debitori analizzato:

•Quasi la metà degli immobili dei debitori presentano gravami, pertanto su small-mid ticket unsecured la strada preferibile per il recupero è quella stragiudiziale
•Fra i debitori insolventi, legati a debiti unsecured, circa 1 debitore insolvente su 3 possiede un immobile ovvero il 32,2%

Quasi il 70% del campione analizzato ha un età superiore a 50 anni, si tratta infatti del range di età con maggiore disponibilità patrimoniale. Il campione di soggetti debitori proprietario di immobili under 30 risulta essere circa il 2%, evidenziando una continua difficoltà ad accedere al mercato immobiliare e disporre di asset personali per questo segmento di popolazione.
Le categorie di dipendenti e pensionati risultano rappresentare il 78% dei soggetti debitori proprietari di immobili. Tale dato può essere correlato alla maggiore accessibilità ai mutui per queste categorie di soggetti.
Un altro dato interessante emerge dall’analisi reddituale del campione: il 44,3 % dei soggetti debitori con proprietà immobiliari ha un reddito inferiore a 1.000 € mensili. Il dato è probabilmente destinato ad aumentare con la ripresa del settore immobiliare e l’introduzione di due nuovi istituti: rent to buy e leasing immobiliare abitativo.
Il campione di soggetti esaminato presenta un’alta percentuale di immobili colpiti da gravame: la rilevante percentuale di gravami giudiziali che si rileva è strettamente correlata al cluster di soggetti proprietari dell’immobile.
Il campione esaminato mostra un significativo scostamento tra la percentuale di importo raccolto sull’ammontare affidato dei soggetti con catasto positivo rispetto ai soggetti con catasto negativo.
Il possesso di un immobile quindi risulta un elemento su cui costruire strategie di recupero ad hoc che nel nostro campione porta addirittura ad un incremento della raccolta pari al 55%.

Il campione esaminato mostra il trend della percentuale di raccolta in funzione del ticket affidato.
Il grafico dimostra come, anche in presenza di ticket di importo non alto (fino a 15.000 €), la presenza positiva di un catasto influenza positivamente la raccolta.
In conclusione è possibile affermare che il recupero sul debitore proprietario dell’immobile in cui vive ha una percentuale di oltre il 6% rispetto al 3,98% del debitore senza asset immobiliari, grazie anche alla consapevolezza già nella fase stragiudiziale della possibilità di perdere il proprio immobile. Nella definizione di una strategia di recupero è importante conoscere gli asset immobiliari dei debitori in modo da massimizzare il successo delle performance.

Link allo studio “Identikit dei Debitori”: https://www.azinfocollection.it/wp-content/uploads/2016/05/Identikit-Debitori-Speciale-Maggio-2016-_pdf.pdf

17 Mag 2016

Update: responsabile settore intelligence & security AZ InfoCollection

AZ InfoCollection informa che Felice Cassese, responsabile del settore intelligence & security, ha lasciato l’azienda.
Dopo oltre quindici anni di successi nel lungo percorso intrapreso insieme, Felice ha deciso di seguire altre strade e tutto lo staff di AZ InfoCollection gli augura il meglio per il suo futuro.
Si segnala che l’intera area di intelligence & security è ora gestita in via transitoria da Antonio Vitolo, Antonio è un manager di grande esperienza che da molti anni è parte della famiglia AZ InfoCollection e precedentemente ha ricoperto questo incarico. Non appena verrà finalizzato l’ingresso di una nuova figura che ricoprirà questo ruolo verrà diffusa una nota informativa.
Da questo momento AZ InfoCollection è felice di assistere i propri clienti tramite Antonio Vitolo ed il suo staff per tutte le richieste.
I contatti telefonici sono +39 338 651 2186 e la sua email è: antonio.vitolo@azinvestigazioni.it

04 Mag 2016

Decreto banche: tutte le novità sul recupero crediti

Con il decreto legge approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri cambiano le norme sul recupero crediti relativo agli importi dovuti, da privati e imprese, alle banche.
Con il pacchetto delle nuove misure, il Governo mira ad assicurare tempi più rapidi e procedure più snelle, al fine di consentire agli istituti di credito di rientrare, nel più breve tempo possibile, nelle numerose sofferenze accumulate in tutti questi anni per via della crisi economica e per la conseguente difficoltà, dei correntisti, a restituire le somme ottenute in prestito.
Queste le principali novità:

Tempi ridotti per le opposizioni
La prima delle misure è la riduzione del tempo, concesso al debitore, per proporre opposizione agli atti dell’esecuzione forzata notificato dalla banca, tempo che attualmente è fissato, dal codice di procedura civile, in 20 giorni (un termine, invero, già abbastanza ridotto che spesso obbliga il legale a improntare opposizioni molto sommarie e generiche). Si tratta delle opposizioni aventi ad oggetto irregolarità formali (per quelle sostanziali, invece, non esistono termini per l’opposizione).

Decreti ingiuntivi
Viene poi disposto che tutti i decreti ingiuntivi notificati dalle banche siano provvisoriamente esecutivi, almeno per le somme non contestate, anche in presenza di un’opposizione del debitore. Questo significa che all’istituto di credito basterà notificare il provvedimento di ingiunzione per procedere direttamente all’esecuzione forzata nei confronti del debitore, anche se questi si è rivolto al tribunale per contestare il credito.

Esecuzioni forzate e aste
In sede di vendita forzata della casa pignorata, sarà possibile per la banca partecipare alla procedura e, una volta resasi assegnataria dell’immobile, procedere alla cessione a un soggetto terzo, ma controllato dalla banca stessa. In questo modo l’istituto di credito potrà partecipare alle aste acquisendo gli immobili attraverso società immobiliari, appartenenti allo stesso gruppo, che poi procederanno alla rivendita sul mercato. Via libera, dunque, a società veicolo che dovrebbero gestire il bene per poi cederlo a tempo debito e a migliori condizioni, evitando il parcheggio dei beni nel patrimonio dell’istituto di credito e favorendone la circolazione.

Registri dei debitori
Viene istituito un Registro delle procedure esecutive (ossia dei pignoramenti immobiliari) e concorsuali (ossia dei fallimenti, di concordato preventivo, di liquidazione coatta amministrativa, di omologazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti e di amministrazione straordinaria).
I registri saranno interamente digitalizzati e in essi confluiranno tutte le informazioni e i documenti sulle procedure di espropriazione forzata derivanti da crediti delle banche.

Fallimenti
Sono presenti anche modifiche alla Legge fallimentare. Sarà possibile lo svolgimento in via digitale delle udienze e dell’assemblea dei creditori. Nella prospettiva della riduzione della durata delle procedure va anche la previsione che rende più stringente la revoca del curatore che si rende “colpevole” del mancato rispetto dei termini fissati dalla Legge.

Fonte: http://www.laleggepertutti.it/

29 Apr 2016

Cosa può fare un investigatore privato?

L’investigatore privato è una figura particolare e fascinosa, nell’ immaginario collettivo è associata spesso a storie di spionaggio da film che non rispecchiano esattamente la realtà. Ci si rivolge agli investigatori per svariate motivazioni, da quelle strettamente correlate al diritto di famiglia a quelle inerenti il diritto del lavoro o più in generale per servizi specifici come quelli di intelligence commerciale.
Nelle innumerevoli mansioni che può svolgere un investigatore spesso c’è molta confusione e ricorrono le domande: cosa può fare realmente un investigatore autorizzato? Quali sono i limiti legali rispetto alla sua attività?
Vi raccontiamo le principali cose da sapere rispetto al raggio d’azione di un investigatore alla luce della normativa vigente.

L’attività investigativa può essere svolta unicamente da soggetti titolari di licenza ai sensi dell’art.136 T.U.L.P.S.
Il D.M. 269/2010 ha introdotto determinanti e sostanziali novità in termini di chiarezza e definizione della recente normativa che presiede la possibile operatività degli Investigatori Privati. La pubblicazione del Vademecum Operativo ha fatto chiarezza su alcuni aspetti controversi, in particolare ha introdotto novità in merito ai requisiti professionali.
Il D.M. nel Vademecum sancisce che l’Investigatore non può eleggere a sede della propria attività né il proprio domicilio né uno studio legale, codifica le modalità di compilazione e di assunzione del mandato investigativo e si pronuncia in maniera netta e definitiva su molti argomenti oggetto di controversa giurisprudenza negli anni passati:
Pedinamento
In tal senso si registra una oramai consolidata giurisprudenza secondo la quale il pedinamento operato dagli investigatori privati non integra gli estremi dell’azione molesta punita dall’art. 660 codice penale, anche se interferisce nell’altrui sfera di libertà e pure se non è gradito alla persona che lo subisce.
Pedinamento attraverso localizzatore GPS satellitare
Per quel che concerne, poi, la possibilità di disimpegnare le attività di pedinamento anche avvalendosi di apparecchiature elettroniche (localizzatori satellitari), la più recente giurisprudenza ha affermato che la localizzazione mediante il sistema di rilevamento satellitare degli spostamenti di una persona, costituisce attività di pedinamento e non è, quindi, assimilabile all’attività d’intercettazione di comunicazioni o conversazioni (pertanto non soggetta alle disposizioni degli art. 266 e segg. del codice di procedura penale)
Sopralluoghi e riprese video fotografiche
L’articolo prevede, poi, che i soggetti autorizzati possono, tra l’altro, svolgere, anche a mezzo di propri collaboratori segnalati, ai sensi dell’art.259 del Regolamento d’esecuzione TULPS varie attività, tra le quali, si segnalano quelle di osservazione statica e dinamica (c.d. pedinamento), ripresa video/fotografica, sopralluogo.
Si tratta di snodi cruciali su cui si attendeva da anni un chiarimento definitivo e di valenza generale.
Restano, come normale che sia, in considerazione della natura particolare della professione dell’investigatore privato, alcuni coni d’ombra per i quali si fa riferimento alle normative vigenti e alla giurisprudenza corrente.
Alcune attività che non posso fare gli investigatori
L’uso improprio delle tecnologie investigative può comportare di incorrere in fattispecie di reato, previste già dal codice penale e di procedura penale, sulle quali il Legislatore ha previsto persino l’aggravante se commesse da un investigatore privato.
Si tratta in particolare dei reati di intercettazione telefonica e/o ambientale, quindi dell’acquisizione attraverso l’uso di supporti tecnologici invasivi di prove legalmente non valide.
La giurisprudenza risulta peraltro controversa in materia anche se esistono alcuni presupposti ormai sufficientemente consolidati:
Per “intercettazione” si intende la captazione, mediante strumenti meccanici o elettronici, di una comunicazione o di una conversazione riservata, quando tale captazione avviene in modo clandestino (ossia di nascosto) da parte di un soggetto terzo rispetto agli interlocutori: Tizio, senza farsi scoprire, registra una conversazione telefonica (o il flusso di comunicazioni relativo a sistemi informatici) tra Caio e Sempronio.
Al contrario, non c’è intercettazione se uno dei due interlocutori (es. Caio) registra la conversazione che egli stesso sta avendo con l’altro soggetto parlante (es. Sempronio): in questo caso la registrazione è un semplice documento e non un’intercettazione!

AZ InfoCollection è attiva nel settore delle investigazioni private da oltre 40 anni con un team di professionisti esperti che vantano prestigiosi incarichi. Qui un elenco completo di tutti i servizi a disposizione dei clienti:
https://www.azinfocollection.it/service-category/diritto-famiglia-all/