In un sistema assicurativo complesso e ad alto rischio come quello italiano, la prevenzione delle frodi assicurative non può più limitarsi a un intervento post-sinistro. La vera differenza si gioca a monte, nella fase di assunzione del rischio, quando è fondamentale un data entry di qualità e una analisi territoriale mirata.
Il data entry non è una semplice attività amministrativa. È il primo momento di verifica dei dati e controllo, in cui ogni informazione fornita dall’assicurato – come dati anagrafici, veicolari, contrattuali e sinistrali – può celare segnali deboli ma significativi: anomalie ricorrenti, incongruenze nei documenti, legami sospetti tra soggetti o veicoli, schemi comportamentali atipici. Se correttamente rilevati e interpretati, questi segnali possono indicare un potenziale rischio frode, prima che si manifesti.
Il lavoro dell’investigatore oggi si estende oltre l’analisi post-sinistro. Le compagnie assicurative, gli enti pubblici e gli operatori del credito si affidano sempre più a modelli di intelligence preventiva, che utilizzano algoritmi predittivi, strumenti di profiling avanzato, e l’incrocio di dati provenienti dalle principali banche dati del settore (ANIA, IVASS, SIIV, SDI…). Grazie a questo approccio, non solo è possibile mappare il rischio, ma anche anticipare le dinamiche fraudolente prima che diventino danni concreti.
Il fenomeno della frode è trasversale, ma non uniforme. Alcune aree del territorio italiano sono storicamente più esposte a frodi – a causa di incidenza statistica o della presenza di reti organizzate – mentre in altre zone la frode si manifesta in modo più episodico. In ogni caso, la propensione al comportamento fraudolento assume forme diverse: dal sistema illecito strutturato, alla truffa occasionale vista come un diritto. Per questo motivo, è fondamentale adottare un approccio flessibile, che si adatti alle specificità territoriali, senza perdere di vista l’armonizzazione dei processi interni alle compagnie con metodologie moderne e scalabili.
In AZ Info&Collection, crediamo nella forza dei dati e nel loro corretto trattamento. I nostri servizi antifrode sono costruiti su un modello operativo integrato, che unisce esperienza investigativa certificata, analisi statistico-comportamentale, soluzioni tecnologiche avanzate e un’accurata lettura territoriale contestualizzata. Il nostro obiettivo è proteggere i nostri clienti dalle frodi, supportandoli dalla fase iniziale di valutazione del rischio fino alla gestione delle criticità post-sinistro.
Per scoprire di più sull’approccio innovativo alla lotta contro le frodi assicurative, leggi l’intervento completo del nostro Responsabile Antifrode, Dr. Ernesto Recano, pubblicato su Il Denaro:
👉 L’importanza del data entry e dell’analisi territoriale nella lotta alle frodi